Due discreti esemplari di Regina, di 2.6kg quella del Pinolo e 2.2kg la mia, catturati non molto distanti dalla riva (circa 8-10mt) , tutti e due verso le 11,30.
Partiti di buon ora, la mattina, abbiamo trovato un lago molto calmo, con una leggera brezza e un a temperatura intorno ai 25°C. Da subito abbiamo incominciato a tirar fuori diversi carassi e scardole che di questo periodo, sono molto più attivi delle carpe. Questo fino alle 11.00, dopo di che le carpe hanno incominciato a mangiare e sono venuti a galla diversi esemplari, tutti che superavano di poco il mezzo chilo. Gli unici esemplari degni di foto li vedete sopra. Ovviamente la tecnica adottata è sempre la stessa: esca a fondo, utilizzando mais o verme di terra.
Una raccomandazione per chi pesca in queste zone, cioè vicino Moscosi: fate moooolta attenzione, il Guardiapesca è sempre in agguato e lo incontriamo di frequente... e ve lo assicuro, non è simpatico per niente!
.John.
Anche i nodi nella pesca hanno la loro importanza. Se non eseguiti correttamente si rischia lo slegamento o la rottura durante il recupero del pesce all'amato, con conseguente perdita dello stesso. L'unico accorgimento da seguire sempre e' quello di inumidire il filo. Cio' serve ad evitare microabrasioni del filo durante il serraggio del nodo dovute allo sfregamento tra le parti. Tali microabrasioni, se si verificano, causano alterazioni sia al filo che al nodo riducendone la tenuta e di conseguenza la loro resistenza alla rottura.
Nodo Uni : si utilizza per legare la girella o direttamente l'esca.
Fase 1 : Infilare circa 20 cm. di lenza nell'occhiello e formare un'asola.
Fase 2 : Eseguire 5-6 avvolgimenti attorno alla lenza doppia, formatasi precedentemente ( fase 1 ), all'interno dell'asola. Trattenendo la lenza doppia all'occhiello, tirare la lenza libera nel verso indicato. Si formera' una specie di barilotto.
Fase 3 : Tirare ora la lenza madre, nel verso indicato, serrando cosi' il nodo a contatto con l'occhiello. Infine tagliare il filo in eccesso.
Nodo Jam : si utilizza per legare la girella o direttamente l'esca.
Fase 1 : Infilare la lenza nell'occhiello ed effettuare 5-6 giri del capo libero intorno alla lenza. Infilare il capo libero del filo nell'asola formatasi a ridosso dell'occhiello.
Fase 2 : Infilare ora il capo libero del filo nell'altra asola formatasi nella fase 1, come mostrato in figura.
Fase 3 : Tirare ora delicatamente il capo libero sino a serrare il nodo a ridosso dell'occhiello della girella o dell'esca. Tagliare il filo in eccesso.
Nodo Rapala : e' un tipo di nodo dedicato ai "puristi" del Rapala da cui anche il nome. Il risultato finale e' un nodo non scorrevole che lascia un occhiello a contatto dell'esca nel quale, la stessa, puo' scorrere liberamente.
Fase 1 : A circa 15 cm. dal termine del capo libero della lenza, effettuare un normale nodo senza serrarlo in modo che formi un "loop". Infilare il capo libero nell'occhiello del Rapala e posizionare il "loop" a circa 1 cm. dall'occhiello. Passare ora il capo libero all'interno del "loop".
Fase 2 : effettuare 5-6 giri del capo libero intorno alla lenza e inserirelo di nuovo nel "loop". Si formera' una nuova asola.
Fase 3 : Passare ora il capo libero all'interno dell'asola. Tenendo fermo con le dita il cappio a ridosso dell'occhiello, tirare contemporaneamente sia la lenza madre che il capo libero. Quando il nodo si sara' stretto tirare solo il capo libero per terminare il serraggio.
Nodo semplice per amo:Il fissaggio del finale all'amo è una operazione estremamente semplice ma importante in quanto da esso dipende il coronamento di tutti i nostri sforzi durante la ferrata. Da alcuni pescatori non è preso molto in considerazione ma in realtà è molto importante eseguirlo in maniera corretta in quanto si possono avere delle rotture sul finale oppure un cattivo innesco dell'esca. E' il sistema più diffuso ed è quasi banale parlarne perché tutti i pescatori ne conoscono la realizzazione, quindi questa parte è rivolta ai neofiti. Nel caso fosse la prima volta che la effettuate utilizzate per provare un amo abbastanza grosso con un filo dello 0.20; Il filo non và tagliato dalla bobina; lo prendete e create una piccola asola facendo sbordare la fine per circa 3-4 cm. e lo accostate all'amo che terrete con le dita della mano sinistra.
La parte finale cominciate ad avvogerla intorno all'amo e all'altro filo tenendo strette le spire che dovranno esse minimo sei.
La parte che vi rimane la tagliate il più piccolo possibile altrimenti potreste avere dei problemi innescando le esche in particolar modo le camole o le uova che troverebbero un ostacolo quando le calzate per poter superare la paletta.
Spero che queste nozioni vi servano, a me hanno fatto molto comodo!
.John.
Etichette: nodi animati
...visto che ancora oggi spesso mi vengono dei dubbi sulle norme imposte per la pesca nelle acque interne,ecco quelle che riguardano i nostri laghi:
LAGO DI CASTRECCIONI: è classificato di categoria B, acque intermedie a popolazione mista, e quindi sottoposte a regime di pesca controllata previo rilascio di tesserino sul quale annotare data e n° catture (costo 5euro).La pesca può essere esercitata con una sola canna e lenza armata di un solo amo,proibito l'uso della larva carnarina (bigattino) e l' uso di pesce vivo, non è permessa la pasturazione. La pesca è consentita dal 25 febbraio al 7 ottobre. Una piccola porzione del lago , quella dove si immette il Musone fino ai pilastri del primo ponte è classificata di categoria A (acque di notevole pregio ittiofaunistico prevalentemente popolato da salmonidi) quindi con riposo biologico nei giorni di martedì e venerdì
Gli altri laghi della provincia invece seguono un altro tipo di classificazione infatti il lago di Fiastra (dal ponte alla diga), il lago di Polverina, il lago di Caccamo e il lago Mariotti sono di categoria C (popolati da ciprinidi) quindi si possono usare 2 canne, con lenza armata con non più di 2 ami ognuna e la pesca è consentita tutto l'anno con tutte le esche naturali ed artificiali nonchè qualsiasi pasturazione.
Franz
La giornata, sotto il punto di vista meteo, è veramente calda, con un bel sole splendente e una leggera brezza, che comunque dava la possibilità di pescare anche a galleggiante. Siamo arrivati alle 9.30, e come di solito facciamo, abbiamo optato per una montatura a fondo (con piombo da 20-25gr. e 30 cm di finale) usando come esca del comune Mais da cucina. Abbiamo da subito notato che le carpe non avevano molta voglia di mangiare, anche perchè si avvicina il periodo di frega (che va dal 15 maggio al 30 giugno) . A parte qualche esemplare catturato i tarda mattinata, vi annuncio la triste notizia, ( per me almeno!) i carassi sono più attivi che mai. A quel punto sperando in una carpa affamata, abbiamo iniziato a tirar fuori ,questi "goffi e mucosi" pesci, uno dietro l'altro. Per fortuna c'è sempre lo Spinning, che ci ha regalato qualche bel Black Bass (4 catture tutte sui 300gr). Sono stati avvistati vicino alla riva, diversi esemplari di Persici Sole tutti molto minuti, ma comunque sempre belli da osservare.
Ho immortalato una bella Carpetta da 1.5kg poco più, e uno dei Black.
.John.
Franz
Franz
Davide, immortalato con un bel esemplare di Regina (2.5 Kg circa), dopo un divertente "duello" durato circa 10 minuti.
Questo lago di cat. C , posto 4km dal comune di Pedaso, è un vero paradiso per ogni carpista. Vige l'importante regola del "Catch and relise", ed anche per questo motivo, rende questo bacino molto popolato di Carpe Specchi e Regina... e non solo, perchè è un ambiente che personalmente ,consiglio anche agli amanti dello Spinning, vista la numerosa presenza di Black Bass.
Consigliato a tutti i carpisti, usando come esca una pallina di pastura (fino a coprire l'amo per intero), mentre invece per gli amanti dello spinning, consiglio un Rapala di tipo affondante (visto il fondale liscio e con pochi rami o altri ostacoli sommersi).
Foto scattata da Luca (Pinolo per gli amici) a bordo di una barchetta in vetroresina.
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