Da "http://www.moscaclubvallesina.it/"
"In questi giorni sono stati effettuati dei lavori sul fiume Esino; per scongiurare il rischio di esondazione (come dicono), purtoppo hanno commesso l’ennesimo scempio.
Guardate come hanno ridotto il tratto no Kill dell’Esino a Serra S.Quirico.
LAVORI SUL FIUME ESINO 12/01/2008
E’ con estremo disappunto, stupore, rabbia e dispiacere che abbiamo appreso dello scempio perpetrato dai lavori in alveo appaltati ed eseguiti da codesta Amministrazione Provinciale nel tratto del fiume Esino soggetto a regolamentazione speciale di pesca, nel quale era presente una popolazione strutturata di salmonidi con esemplari eccezionali di trota Fario, selezionata tra le specie più selvatiche, da poco reintrodotta oltre ad un’elevata presenza di fauna bentonica necessaria all’ecosistema per sopravvivere.
E’ una cosa raccapricciante ripensare com’era e come lo avete ridotto.
Conoscevamo quel tratto come un’isola felice sia come frequentatori che per il nome che si era conquistato negli anni nell’ambiente piscatorio nazionale. Il tratto era rinomato per la sua natura e per gli esseri viventi che lo popolavano, tanto da invidiarlo ai locali e tanto da invidiare anche l’Amministrazione che ne aveva permesso la nascita e la crescita, con impegno diretto da parte dei pescatori a mosca e con quello economico da parte della stessa Amministrazione che ora in pochi giorni ha vanificato tutto.
Si sono spesi soldi pubblici e tanto tempo per costruirlo per poi devastarlo in questo modo scellerato, dimostrando sotto questo aspetto una gravissima carenza organizzativa.
Come nel tempo abbiamo portato le scolaresche a visitare quel tratto nel suo pieno stato di salute, lo faremo anche ora che lo avete ridotto ad un canale di irrigazione privo di vita, facendogli notare cosa sono in grado di fare coloro che ci amministrano.
Non è possibile che nel 2008 ancora si possa intervenire in modo così scriteriato sul territorio e sull’ambiente e sulla fauna e sulla flora che ci vive. Sappiamo che lei sig. Presidente aveva dichiarato: “ogni assessorato dovrebbe essere un po’ assessorato all’ambiente”:-considerando quindi inutile l’assessorato stesso.
Tenendo conto della sua lungimirante affermazione come ha potuto deliberare poi l’intervento nei modi e nei metodi che sono stati attuati? Il tutto contravvenendo anche alla circolare n°1 della Regione Marche che indica chiaramente i limiti di intervento anche quando questi sono necessari per la salvaguardia dei cittadini. Questa priorità nessuno la mette in dubbio, ma non ci si può sempre mascherare dietro l’emergenza e la messa in sicurezza. C’è modo e modo di progettare, eseguire e controllare i lavori, oltretutto effettuati proprio nel periodo di frega dei salmonidi (questo lo sapeva? Lo sapevano i suoi collaboratori?).
Chiediamo che vengano presi immediati provvedimenti per rimediare a quel poco che ancora si può rimediare e che il tratto “no-kill” ora definitivamente depauperato sia allungato più a monte fino al confine con il Parco della Gola della Rossa, è il minimo che potreste fare per rimediare allo scempio compiuto, con l’auspicio che cose di questo genere non avvengano più"
Franz
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A presto.